giovedì 26 settembre 2013

Il nostro giorno: buon compleanno, amore mio!




Ecco, è questa la notte in cui tutto è cambiato.
Fu così che tutto è cominciato. Un nuovo inizio, una nuova Vita.
Nasce un bambino e con lui nasce una madre e una nuova famiglia.

Esattamente due anni fa in questa meravigliosa notte d'inizio autunno tutto aveva inizio.

Non riuscivo a prender sonno, chissà perchè poi...gira e rigira nel letto verso le 1 mi addormento e poi alle 3 qualcosa mi sveglia. Cosa era? No, non ci pensavo!...ma eri tu che ti facevi sentire, piccoli doloretti mi massaggiavano la schiena, piccole onde d'energia arrivavano.
Quasi fin da subito regolari, tu un bambino così preciso e così desideroso di farmi contenta, hai sempre mostrato durante tutta la gravidanza il tuo essere dolce, comprensivo, delicato, attento e premuroso.

Cosa ci stava succedendo?
Ci stavamo trasformando...in altro, in qualcosa che ancora non sapevamo. Il nostro tempo di sogno era finito. La cacciata dal nostro Paradiso Acquatico era arrivata.
Eravamo pronti?! Per certe cose pensi di non esserlo mai eppure noi lo eravamo.
Pronti per prendere la nostra nuova vita, pronti per la rivoluzione, per la trasformazione per dire addio a ciò che fino a quel momento eravamo stati. La Terra ti chiamava con tutta la sua forza, così come te anche io ri-cercavo la Terra...

Ti parlavo dolcemente, volevo rassicurati ma anche io avevo paura. Non sapevo dove ci avrebbe portati quel viaggio.
Stavi arrivando da me ero certo felicissima di vederti ma provavo anche un certo dispiacere perchè avrei perso il nostro stare così...in quel modo unico ed irripetibile.

Chiamo Polina per avvertirla, lei mi rassicura. Intanto babbo se la dorme e mi invita a coricarmi dicendo che è meglio se dormiamo un altro po'...mica ha capito sai?!...comincia il lento stillicidio delle nostre acque e tra un sonno e l'altro finalmente riusciamo a farlo alzare. Magari ci aiuta, magari aspetta con noi...anche solo per far due parole :)

Eccoli qua, sempre più intensi e regolari. Precisi! Mi faccio massaggiare la schiena da babbo, mi appoggio a lui per sentire un pò di sollievo...presto tutto aumenta di grado ed intensità.
non riesco più a stare in piedi, devo sdraiarmi.
Adesso è babbo a chiamare Polina...e quando è un papà a chiamare l'ostetrica, l'ostetrica sa che è il momento di partire!!

Il mio corpo emana forza, io non posso più controllarlo. Lascio fare a lui. 
Abbandono. Nessuna resistenza. E' un dolce abbandono. Amore.
Arriva Polina e poi dopo Sofia, la loro è una presenza amica, loro possono custodire tutto quello che stiamo vivendo, lo accolgono, ci vedono per ciò che siamo, io e te.
E' come essere da sola ma avere la certezza di essere aiutata qualora ne avessi bisogno, la sicurezza che possiamo andare tranquilli incontro alla nostra nuova Vita...che tanto loro ci proteggono.
Il dolore si mescola alla forza. La dilatazione è completa. Passa pochissimo (secondo la mia percezione del tempo) e cominciano le spinte...Oddio, ricordo la potenza inaudita del mio corpo. Da dove arriva tutta quella forza? E' disarmante, non so più se è doloroso...tutto si mescola un po'. Sì, è doloroso...ma perchè allora è anche così bello?
Non provo a capire, seguo il flusso, sento il corpo, sento te che spingi con tutta la tua forza, con tutto il tuo piccolo grande coraggio...Non ho paura, siamo insieme!

Babbo è con noi in ogni istante, in ogni respiro. Ci avvolge, ci contiene. La sua forza ci radica a Terra, ci tiene lì, forti, sicuri.
No...neanche per un attimo ho pensato di sfuggire a questo. Quello era il mio posto e tu avevi il tuo, nessuno poteva fare questo al posto nostro.
No, non ho avuto paura, mai. Neanche per un momento. Ero completamente presente, QUI e ORA, lucida nel mio obiettivo, nel percorso che la Natura ha scritto per noi...ma allo stesso tempo quella era una dimensione che le persone normali non conoscono. Alcune donne la descrivono raccontandola come un viaggio, altre come se si sentissero su un altro pianeta...per me era come essere in un altro mondo, un mondo tutto nostro dove nessuno poteva accedere. Quello era il nostro spazio, il nostro viaggio, il nostro mondo...la nostra intima dimensione.

Ti ascolto, ti seguo...tu sai dove dobbiamo andare, forse anche io già lo so. E' quella la strada, non torneremo più indietro se non trasformati.

E' come una Danza. E' forse questa la Danza della Creazione?! Mi piace pensare di sì.

Non mancano i momenti di sconforto, ci stanchiamo e tra un onda e l'altra ci riposiamo.
Dormo, addirittura russo. Anche tu?

Ma quando arrivi?! A tratti divento impaziente e Sofia mi racconta a che punto siamo...la storia del tubetto di dentifricio e la fatidica frase "non ce la faccio più!"
Polina mi fa ridere ogni tanto, è lì che prova a fare le foto...mi incoraggia mi dice che sono bravissima e mi nomina "Miss Parto". Che tipe Polina e Sofia, le adoro!

Babbo l'ho inchiodato al divano, non gli permetto di lasciarmi neanche per un secondo, non gli faccio cambiare posizione, mi infastidisce. Affondo le unghie nei suoi fianchi..povero non può neanche fiatare. Ci prova ogni tanto ad incoraggiarmi, mi accarezza, mi bacia...ma io non lo sopporto. Sono troppo concentrata!

Non vedo la fine, perdo la concezione spazio temporale...o forse no. Non so quanto tempo è passato...o forse sì.
Non mi preoccupo di niente, ci siamo solo io e te. Sento loro tre parlare...di cosa non lo so, le loro voci sono come di sottofondo, lontane, ovattate...come le senti anche tu dalla pancia. Noi siamo altrove. 

Ecco che poi lentamente la Porta si apre, la Porta tra il Cielo e la Terra ti lascia passare.
Io sono il portale, tu mi attraversi, caduto dal Cielo tra le mie braccia, sul tappeto della nostra casa.

Mi volto, voglio vederti. Qualcuno (forse Polina) mi dice di scavalcarti con la gamba e prenderti. Per un attimo ti guardo e stento a riconoscerti...chi sei tu? Da dove arrivi?
Sei davvero tu il bambino che sentivo dentro? Oddio, sei così diverso da come ti avevo immaginato...oppure no?!

Sei meraviglioso...ti amo così profondamente. Ti amo dal centro della mia pancia, dalla radice, dalle viscere, dal più profondo dei miei abissi. Come è possibile?!

Piangoridopiangorido...boh, non lo sa cosa faccio so solo che ti tengo stretto al mio cuore, oh cuore mio!

Davvero ti ho fatto io? Davvero ti ho partorito? Ti ho fatto così meraviglioso?
...Eppure io non ho fatto nulla!
Ho solo seguito il mio corpo. Lui già sapeva. Ho solo seguito te. Tu già sapevi.

Ecco che da qual momento tutto è cambiato. E' il nostro punto zero.
Da lì si parte, come se il prima non fosse mai esistito, come se fosse un'altra vita.
E dalla nostra nascita son già passati due anni. Due anni di rivoluzione e continua trasformazione.
La vita porta la vita e ti devi abituare a fluire con lei se non vuoi perderla...

Celebro così il nostro giorno, il tuo arrivo sulla Terra.
Tutto questo è sigillato nelle nostre cellule...per sempre!
Grazie Dio per questo dono infinito! Grazie Vita per avermi onorato di questo...
Così lo racconto anche se le parole hanno i loro limiti...ma ci provo perchè tu possa ricordare sempre la meraviglia e la grandezza della tua nascita, nel nostro giorno speciale!

Buon compleanno, Amore mio!






mercoledì 25 settembre 2013

Questi due giorni con te!

Isabella Allamandri Photographer
Abbiamo cominciato l'ambientamento al nido...ormai circa tre settimane fa.
Tre settimane intense, ricche e piene di nuovi vissuti ed emozioni sconosciute.
Non abbiamo mai vissuto l'uno lontana dall'altra e prepararsi a farlo non è certo semplice.

Una mamma che ho conosciuto al nido mi raccontava che lei viveva questo passaggio come un secondo parto, come un secondo cordone da tagliare, come una nuova piccola separazione...beh, ha proprio ragione, è così che anch'io mi sento!

Un nuovo salto nel buio, si va dove non si conosce il territorio, si va per nuove avventure, stimolanti certo ma nuove e dunque anche un pò temute.
Paura di perderti, paura di sentirti meno mio, paura di non conoscerti o ri-conoscerti più...

Oddio come è difficile fare la mamma! Sempre combattuta tra lasciarti andare e tenerti stretto a me...tu che sei la parte più vitale della mia intera esistenza!

Davvero impegnativo tutto questo, un vero maremoto di emozioni, il mio vissuto che si intreccia col tuo, cose nuove e cose vecchie, le mie...della mia vita, dei miei distacchi dalla mia di mamma.

Dunque un'altra prova del fatto che la Vita ti mette sempre di fronte a te stesso, alle tue fragilità, alle lezioni non apprese ancora bene.
Non si sfugge a se stessi ed i figli, si sa, ce lo ricordano sempre!

...Forse è per tutta questa fatica sia fisica (un viaggio abbastanza lungo ad andare e a tornare, l'attesa nel filtro, sentire la tua voce e non poterti vedere...) che emotiva (l'aspettativa, la paura di non sapere cosa accadrà, paura di lasciarti andare via da me...) che ha scatenato in me un'accesa influenza.
Già, mi sono raffreddata e ammalata violentemente...il mio sistema immunitario mi ha detto "ok fermiamoci un attimo!!".

Il raffreddore esprime il bisogno di chiudere momentaneamente i contatti con l'esterno.
Ecco una breve lettura psicosomatica:
"Raramente il raffreddore si presenta senza che la persona ne abbia davvero bisogno ed il bisogno di solito è quello di un "raffreddamento" delle attività: una pausa da relazioni sociali troppo intense e continue e la necessità di ridurre provvisoriamente i contatti. 
...il raffreddore esprime spesso una sfumatura di sofferenza emotiva: esso offre alla persona la possibilità di concedersi quei pianti, quella lacrimazione cui di solito essa non dà spazio..."
(Tratto dal Dizionario di Psicosomatica - Ed. Riza)

E poi c'è l'influenza che invece attacca il sistema immunitario che rappresenta la nostra identità.
In-fluere dal latino significa "scorrere dentro", "scorrere verso l'interno". L'influenza è il modo che il nostro corpo ha per manifestare il suo bisogno di raccoglimento, fare una pausa per poi ripartire più allineati con i ritmi naturali e biologici.
"...un modo per ritornare a vivere più in sintonia con la propria natura.
...L'influenza può essere vista come una breve depressione psicofisica, un ripiegamento su se stessi che consente di fermarci, riordinarci e rigenerarci."
(Tratto dal Dizionario di Psicosomatica - Ed. Riza)

Come sempre il corpo parla chiaro, i suoi messaggi parlano di noi, del nostro vissuto e delle nostre emozioni: sta a noi ac-coglierle ed elaborarle in senso evolutivo.

E al di là della psicosomatica, che dire?? Forse avevamo davvero bisogno di questi due giorni tutti per noi (anche tu ti sei raffreddassimo!!)...il nostro corpo ha comunicato al mondo intero questa nostra necessità ma soprattutto l'ha comunicato a noi!

...Forse sentivamo la mancanza delle nostre giornate da soli in casa, giornate lunghe e a volte un pò noiose, passate tra piccole faccende domestiche e giochi insieme.
Leggere i libri insieme, raccontarsi le favole, mangiare insieme, fare merenda, dormire tutti chiotti-chiotti e...prenderci una pausa del nostro diventare grandi...insieme!

Ringrazio quell'Energia Meravigliosa che tutto sa e conosce, ringrazio il nostro corpo, quale mezzo più prezioso per ognuno di noi, ringrazio la Vita che ci mette davanti a noi stessi per invitarci a crescere e a evolverci...ringrazio me, ringrazio te...per tutto ciò che stiamo facendo insieme e per le nostre meravigliose risposte a tutto questo.

Infondo...tutto è perfetto così come è, bisogna solo imparare a vederlo.

mercoledì 11 settembre 2013

La Madre è la Matrice. A nonna Inze

La Madre è la Matrice (matrix)...
E' ciò che ci collega al Cielo e alla Terra, ciò che ci permette di essere ciò che siamo e di compiere il nostro viaggio.
Non importa quanti anni abbiamo, non importa se siamo anziani o giovani, non importa se nostra madre è plurinovantenne...la perdita della madre avrà comunque un effetto tsunami su di noi.
Il nostro cuore si sconvolge, si ritorce, viene toccata la nostra radice più profonda, intessuta intimamente nel nostro essere...non importa se il nostro rapporto con ella non era buono, non importa se siamo fuggiti lontano...
al di là di tutto credo che ciò che tocca nostra madre ed il rapporto che abbiamo con lei, scuota la nostra anima...in profondità.

Non c'è amore più grande della vita stessa, non c'è radice più profonda...il nostro ombelico è lì per ricordarcelo ogni giorno.
Lì è la nostra radice, nell'ombelico, nella pancia...così come nella pancia si forma la vita, così nella pancia nasce la consapevolezza della nostra Divinità. Noi scintilla d'oro!

Lì, sempre lì è la nostra culla d'oro, lì sempre lì il centro vitale, il pieno di Energia (Hara).

La Madre è ciò che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo, la nostra base sicura (non solo come dice Bowlby...anche spiritualmente!!).
Luogo conosciuto, sicuro rifugio, sempre accogliente...ci nutre, ci scalda, ci da le cure di cui abbiamo bisogno.
L'amore materno è Amore Incondizionato, Amore allo stato puro! Amore e basta!!!
Ci ricorda ogni attimo che Dio ci ama incondizionatamente...la Madre è il promemoria di questo Amore.
Serve per non perderci...mai!

Alla Madre torniamo ogni volta che siamo in difficoltà, ogni volta che siamo insicuri, che abbiamo paura...ogni volta che la Vita ci ferisce, ogni volta che abbiamo bisogno di riprendere coraggio.

Il confronto con il materno si ripete incessantemente e per tutto l'arco della vita...ancora un piccolo promemoria dono del Cielo...per suggerirci la strada!!

La perdita della madre è sempre dolorosa proprio perchè ci rimette di fronte ai temi della nostra Esistenza Terrena...si apre un buco nero che tutto risucchia, si perdono i riferimenti, si perde l'equilibrio...

I temi del materno tornano fortissimo soprattutto quando ci prepariamo a diventare madre a nostra volta (...ma capita anche a chi si appresta a diventare papà). E' proprio su quel modello che si creeranno le basi del nostro essere madre (o padre).
Il rapporto con la madre darà avvio al nostro modo di stare al mondo e di relazionarci con l'altro...

Inizio e fine...alpha e omega!
I cerchi non completati dovranno trovare la loro risoluzione...
Senza radici non si vola (è anche il titolo di un libro meraviglioso sulle costellazioni Familiari) non può esserci l'alto senza il basso...e così non saremo mai liberi se non portiamo a risoluzione i nostri conflitti interiori, se non diventiamo madre di nostra madre e padre di nostro padre...se non facciamo pace con la nostra radice, amore e odio.
Amore perché ci ha dato la vita, odio perchè la vita non è mai come la vorremmo...e ci ha riportati (non certo senza il nostro volere) nel ciclo delle morti e delle rinascite. Ancora e ancora, finchè non andremo Oltre!
Che fatica! Eppure è la nostra Matrice, da noi desiderata più d'ogni altra cosa...
Meraviglia e mistero della Vita. gioia e sofferenza. Non esiste l'uno senza l'altro <3

lunedì 9 settembre 2013

Un nido per amico: la mia scelta


Eccoci in questa fase della vita dove nuovi dubbi arrivano...

Per un genitore ci sono sempre nuove ed impreviste sfide...è così che è scandito il mio tempo: da una sfida ad un'altra, da una fase ad una nuova, da un dubbio all'altro.

Il mio cucciolo cresce e lo vedo già un ometto tutto intento a fare ...questa è già una sfida, non credete?
Vedere il mio bambino che è altro da me: adesso lo sappia
mo entrambi!
Lo osservo, lo guardo silenziosamente nel suo laborioso fare, scoprire, sperimentare.

Nuove separazioni ci attendono...brevi, lievi, dolci ma sempre separazioni sono.

E non è mai facile...per nove mesi abbiamo vissuto lo stesso corpo dentro la pancia (endogestazione), per altri 9 mesi siamo stati l'uno il prolungamento dell'altra fuori dalla pancia (esogestazione)...e per il resto della vita un sottile ed elasticissimo cordone animico ci terrà uniti...
Non è più così facile sentirsi completi dopo che si è dato alla luce un bambino!!!

Oggi è stato il nostro primo giorno di nido e siamo emozionatissimi (io soprattutto!!).
Una cosa mi da forza e mi rincuora, la scelta del nido, spesso sottovalutata ma in realtà fondamentale per la serenità di tutta la famiglia.

Noi abbiamo scelto, con gioia un favoloso nido domiciliare, ricavato da una piccola accogliente e luminosa casetta.

No, non è certo (solo) l'ambiente a pilotare la scelta ma sicuramente questo gioca un ruolo importante.

Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare le persone giuste: una delle educatrici è una mia carissima amica di pancia che ha condiviso con noi tutto il percorso dell'attesa verso la genitorialità!
Parlare con lei e condividere con le altre mamme le mie paure ed i miei dubbi riguardo al nido mi ha aiutato a scegliere la direzione giusta per noi.

Molto tempo prima, all'università in occasione di un paio di esami sulla Pedagogia e sulla Psicologia dell'età evolutiva ebbi il mio primo, significativo incontro con la grande Maria Montessori.
Ricordo di aver gustato con golosità i suoi più importanti scritti e di essermi appassionata a questa meravigliosa donna sia come medico che come pedagogista: l'amore che la sua personalità forte e carismatica emanava aveva un irresistibile profumo di rosa.
La Montessori poteva vedere cose che altri non riuscivano a vedere, vedeva il bambino nella sua interezza...lei vedeva la sua (del bambino) anima giovane eppure antica. Rispettava la delicatezza del loro Essere! Le anime gentili ri-conoscono le anime gentili.

...tutto questo era rimasto silente dentro di me, in qualche angolino segreto del mio cuore, aspettanto il momento giusto per riaffiorare con tutta la sua forza ed il suo vivo colore.

Ecco che poi è arrivato quel momento e la mia cara amica non ha fatto altro che risvegliare quella sopita passione.

Ho rispolverato libri, ho sfoderato nuovi testi e mi sono documentata per sapere cosa davvero desideravo per il mio bambino...
Tutto questo infondo è lo spontaneo e semplice risvolto dell'aver scelto il parto in casa!

E' uno stile di vita, una consapevolezza diversa che sta dietro alle singole scelte che ci aspettano ogni giorno.

Ovviamente ne sapevo poco o nulla di nidi, non era una cosa che mi competeva (...almeno non prima di avere un figlio!).
Nella mia ricerca sono poi approdata ad un testo illuminante, ovviamente sotto consiglio della Giulia:  Un nido per amico, G. Honegger Fresco .

Un bellissimo testo che offre  molti spunti di riflessione ed una conoscenza maggiore di quelle che sono le competenze dei bambini nei primi 3 anni di vita, come sostenerli e supportarli nel loro intenso e potente processo di crescita.
Leggendolo però mi sono tristemente accorta di quanto poco sia ascoltato il bambino nella vita di tutti i giorni, di quanto poco ci si fidi dei loro, dei loro giochi, delle loro emozioni...perchè??
Non sono forse più vicino di noi alla Fonte??
La pedagogia con la quale abbiamo a che fare oggi è tutta spostata su altro, vede il bambino come ad un contenitore vuoto privo di sentimenti e personalità.

Il mondo così come è incentrato sull'ego, sulla vita materiale, sul mentale, non lascia spazio alle piccole anime di esprimersi. I bambini sembrano prodotti in industrie, li vogliamo tutti uguali, piccoli soldatini che non devono azzardarsi a renderci la vita difficile e senza rendercene conto (siamo troppo presi da noi stessi e dalla frenesia di questa vita) li trasciniamo nei nostri vortici insani e soffochiamo ogni loro peculiarità, ogni loro talento ogni loro espressione spirituale.

Il mondo è pazzo e fa di tutto per far impazzire anche chi pazzo non lo è.

Il modo di educare è malato, così come è malata la nascita. L'ego ha preso il sopravvento e continui soprusi passano dalla bocca degli adulti. Siamo tutti responsabili del mondo che viviamo, tutti responsabili delle piaghe sociali, tutti ugualmente responsabili...
Questi sono i nostri bambini, sono anime gentili che necessitano della nostra accoglienza, della nostra guida gentile, non abusiamone.

Gesù disse:  "Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a me..."

Se non rispetto ed amo le anime nobile e gentili (i bambini),  come posso amare e rispettare il prossimo, il mio mondo e la Vita in genere?!

Tutto questo passa dalla forma educativa che volendo o no condizionerà per la vita l'essere umano in formazione.
E' importante dunque scegliere bene, secondo voi?
Ogni cosa segnerà indelebilmente l'anima pura ed incontaminata dei vostri bambini...questo è un discorso che non si limita alla scelta educativa e del nido ma è un dicorso molto più ampio (che se vi va avremo modo di affrontare) che parte dal concepimento!!

Le nostre parole, le nostre invadenze, i piccoli ricatti che ogni giorno violentano la gentilezza dei nostri figli facendoli sentire inadeguati, sbagliati, non sufficientemente degni di Amore, provocano sofferenza, dolore, ferite che modificheranno per sempre il loro modo di stare al mondo...

Impariamo ad ascoltare i nostri bambini, diamo loro spazio, fidiamoci di loro...

Ecco io ho scelto un nido che desse questa opportunità al mio bambino.

Il nido come processo educativo (nel senso di e-ducere: tirare fuori ciò che c'è già dentro ognuno!) e non come posto dove parcheggiare il marmocchio per ritornare alla vita senza impicci!!!


"Adulti che hanno fiducia, che sanno aspettare, avendo sperimentato che l'assenza di giudizio e di pressione psicologica promuovono benessere e senso di libertà, si astengono dal dire"nn correre, questa non è una marcia" o "perché hai fatto il sole viola?" E nemmeno danno modelli del resto incomprensibili per un piccolino, di come si cammina "a tempo" o di come si "fa" un papero: un atteggiamento che libera dall'ansia per il risultato perfetto." 
Un nido per amico, G. Honegger Fresco






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